Si definisce come assegno postdatato un assegno bancario o postale nel quale viene indicata una data futura rispetto a quella di emissione dell’assegno.
L’emissione di assegni postdatati è sanzionata dalla legge, l’assegno infatti è uno strumento di pagamento e non un titolo di credito. Tramite la post datazione, infatti, si trasforma l’assegno in qualcosa che non è, ovvero in una cambiale, evadendo però il pagamento della relativa imposta di bollo.
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Assegno Postdatato e Legge
Molti si chiedono se emettere un assegno postdatato sia legale.
Da questo punto di vista è importante sapere che emettere assegni postadatati è legale da un punto di vista penale e amministrativo, ma costituisce un illecito dal punto di vista tributario e sotto il profilo civilistico.
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 507/99, non si può configurare come fattispecie di reato trattandosi solo di un comportamento sanzionabile per evasione dell’imposta di bollo, a norma del D.P.R. 642/72.
L’assegno postdatato, come spiegato in precedenza, svolge la stessa funzione di una cambiale, che è una promessa di pagamento futuro per un debito attuale.
Sulla cambiale si paga però un bollo, a differenza di quanto avviene per gli assegni.
Di conseguenza, l’assegno postdatato risulta essere un modo per evadere l’imposta di bollo che si paga con le cambiali.
Incasso di un Assegno Postdatato
Il fatto che un assegno sia post datato non implica che questo non possa essere comunque messo all’incasso, la post datazione è un patto fiduciario tra colui che riceve l’assegno e colui che lo emette, nel caso colui che riceve l’assegno decida comunque di incassarlo prima della scadenza scritta da chi lo ha emesso non incorrerà in alcuna sanzione.
L’art. 31 del R.D. n. 1736/1933 specifica infatti che L’assegno bancario è pagabile a vista. Ogni contraria disposizione si ha per non scritta. L’assegno bancario presentato al pagamento prima del giorno indicato come data di emissione è pagabile nel giorno di presentazione.
Risulta essere quindi evidente che chi riceve un assegno postdatato può incassarlo in qualsiasi momento, anche prima della data riportata. La legge permette infatti la presentazione e l’incasso anticipato dell’assegno, e cioè prima della data formale successiva già indicata quale data di emissione. In questa circostanza l’assegno viene pagato nel giorno stesso di presentazione previa regolarizzazione del titolo. La procedura consiste nel pagamento al fisco della tassa di bollo stabilita per le cambiali, che è pari al 12 per mille dell’importo dell’assegno postdatato.
Risulta essere importante anche ricordare che l’assegno postdatato non può essere utilizzato dal creditore per un’eventuale esecuzione forzata o per chiedere un decreto ingiuntivo al tribunale. Di conseguenza, anche per il creditore un assegno postdatato non è conveniente.
Sanzioni per Emissione di un Assegno Postdatato
La banca che incassa l’assegno, dovrà sporgere denuncia al Prefetto, il quale valutati tutti gli elementi del caso e le difese addotte da chi ha emesso l’assegno, determinerà la sanzione.
Questo, chiaramente, nel caso in cui l’assegno una volta presentato all’incasso risulti comunque coperto, diversamente l’assegno sarà protestato e nel termine di sessanta giorni si dovrà pagare l’assegno, più spese e sanzioni, per non incorrere nella revoca di sistema dell’autorizzazione a emettere assegni.
Concludiamo dunque dicendo che, nonostante la recente depenalizzazione, visto che in passato l’emissione di assegni postadati era sanzionata fino a otto mesi di reclusione, l’emissione di assegni postadati è una pratica da evitare. Mentre la cambiale garantisce chi la emette che chi la riceve non potrà incassarla prima della scadenza, l’assegno postdatato non concede alcuna garanzia. Senza considerare le alte sanzioni previste per l’evasione della imposta di bollo.
Va inoltre detto che nel caso in cui venga smarrito o si intenda bloccare un assegno postdatato, la procedura si complica non poco visto di fatto sarà necessario auto denunciarsi di avere emesso un assegno postdatato per potere accedere alle tutele legali del caso.
Per questi motivi è preferibile attendere la scadenza esatta prima di emettere un assegno, o in alternativa utilizzare la cambiali, che sono gli strumenti previsti dalla legge nel momento in cui si vuole fornire un titolo la cui scadenza è futura rispetto a quella nella quale viene consegnato.