In questa guida spieghiamo come compilare un assegno bancario.
Risulta essere sempre utile ripassare velocemente come si compila un assegno prima di staccarne uno, particolarmente se non si è molto abituati a farlo. Compilare un assegno in modo irregolare, infatti, può portare alla mancata accettazione. Il risparmiatore, provvisto di blocchetto, è infatti chiamato a compilare da solo gli assegni bancari, cosa che non succede con l’assegno circolare, che invece viene compilato dalla banca su richiesta del cliente.
In genere la banca consegna ai propri clienti un libretto di assegni, che può contenere 10 o 20 titoli di credito, L’assegno bancario è composto due parti distinte che sono la madre o matrice, cioè il talloncino più piccolo che rimane unito al libretto di assegni, e la figlia che, è l’assegno vero e proprio. La compilazione della matrice non è obbligatoria, ma è opportuna per il traente per fare in modo che questi conservi memoria delle caratteristiche del titolo emesso anche per il futuro.
Come Compilare l’Assegno Bancario
Per iniziare vediamo come compilare l’assegno bancario vero e proprio.
Luogo e Data di Emissione
Iniziamo dunque dal primo campo che si deve compilare, quello dello del luogo e data di emissione dell’assegno, posizionato nella parte alta dell’assegno. Risulta essere molto importante compilare questo campo con la data del giorno in cui si stacca, ovvero si sottoscrive, l’assegno. Indicare una data successiva non obbliga chi lo riceve a rispettare tale data e espone chi lo emette alle sanzioni per l’emissione di un assegno postdatato. Per luogo indicate il nome del comune nel quale vi trovate al momento della emissione, la data va indicata completa, giorno, mese e anno. La data serve per calcolare i tempi per l’incasso, che sono di 8 giorni se presentato nello stesso comune in cui viene emesso e 15 giorni se presentato all’incasso in altro comune.
Importo dell’Assegno in Cifre
In alto a destra trovate il secondo campo da compilare, quello dell’importo in cifre. Va qui indicato l’importo per esteso, comprensivo della virgola e dei centesimi che qualora non ci siano vanno comunque indicati con virgola zero zero. Per esempio 500 euro si scriverà 500,00.
Nella compilazione di un assegno si usa posizionare il simbolo cancelletto # prima e dopo l’importo, sia in cifre che in lettere. Il simbolo del cancelletto serve per evitare che vengano aggiunte altre cifre. Per esempio, se si vuole emettere un assegno con importo pari a 2500 euro, nella sezione delle cifre, invece che scrivere 2500,00, si scriverà #2500,00#. Nella sezione riservata all’importo in lettere, invece che duemilacinquecento/0, si scriverà #duemilacinquecento/00#
Per un importo superiore a 1000 euro, sull’assegno da compilare deve essere specificata la clausola Non Trasferibile. I blocchetti di assegni senza la clausola non trasferibile, da utilizzare esclusivamente per importi inferiori a 1000 euro, possono essere richiesti in banca pagando la somma di euro 1,50 per ogni assegno circolare o modulo di assegno bancario in forma libera, a titolo di imposta di bollo. In caso di violazione, è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie determinate in misura percentuale rispetto all’importo dell’assegno.
Importo dell’Assegno in Lettere
Successivamente, nella riga centrale dell’assegno, ci sarà il campo per l’importo in lettere. Questo dovrà essere lo stesso importo indicato in quello in cifre. Va detto che nel caso in cui i due importi siano differenti sarà valido l’importo in lettere, dunque prestate bene attenzione a cosa scrivete in questo campo. Anche in questo caso vanno indicati i centesimi, ma questi vanno in cifre e sempre messi anche qualora siano due zeri. Al posto della virgola, però, come separatore tra le unità e i centesimi si usa una barra. Quindi 500 euro si scriverà Cinquecento/00.
Beneficiario
Sotto la somma in lettere solitamente si trova il campo destinato all’indicazione del beneficiario, è importante sia indicato nome e cognome e che queste informazioni siano chiaramente leggibili. Qualora l’importo superi il limite della non trasferibilità il nome e cognome del beneficiario dovrà essere sempre presente. Nel caso invece di assegno trasferibile, sarà possibile anche scrivere me medesimo e firmare l’assegno sul retro, nello spazio delle girate, lasciando così l’assegno libero, ovvero al portatore. Risulta essere anche possibile non specificare il nome del beneficiario, in modo che l’assegno possa essere incassato da chiunque si presenti in banca per la sua riscossione. Un assegno non trasferibile, con dicitura me medesimo è invece illegittimo.
Firma
Infine l’ultimo campo è dedicato alla firma di chi emette l’assegno. Tale campo solitamente è posizionato nel modulo dell’assegno in basso a destra e la firma che si effettua deve essere la stessa che si è depositato in banca nel momento in cui è stata data la autorizzazione a emettere assegni. Nel caso a emettere l’assegno sia una persona fisica andrà solamente indicata la firma di questi, mentre se a emettere l’assegno è un’azienda, dovrà essere presente la spendita del nome dell’azienda, quindi si scriverà a mano il nome dell’azienda o si userà un timbro. Nel caso di un’azienda, infatti, se l’assegno è scoperto e non è presente il nome dell’azienda, viene protestato chi firma l’assegno e non l’azienda, se è presente il nome dell’azienda, invece, viene protestata l’azienda e non la persona fisica che ha firmato l’assegno.
Per terminare la compilazione, è importante sapere che è possibile sbarrare l’assegno. Quando l’assegno presenta due sbarre nella parte anteriore, viene infatti chiamato assegno sbarrato. Se tra le due sbarre non compare scritto nulla, si ha uno sbarramento generale. Se è presente qualcosa scritto, lo sbarramento si dice speciale. Se lo sbarramento è generale, significa che tra le due barre non viene indicato il nome di un istituto di credito, per cui l’assegno potrà essere pagato solamente se viene presentato da una qualsiasi banca o da un suo cliente. Se, invece, lo sbarramento è specifico, significa che tra le due sbarre c’è il nome della banca, e solo questa o un suo cliente possono incassare l’assegno.
Come Compilare la Matrice
Per concludere, è importante capire a cosa serve il tagliandino che, una volta che l’assegno è stato compilato e staccato, rimane attaccato al nostro libretto degli assegni.
Il tagliandino permette al correntista di avere traccia delle operazioni effettuate e di ricordarsi gli assegni emessi con i relativi importi e i nomi dei beneficiari.
Sul tagliandino troviamo le seguenti informazioni
Data assegno – Va riportata la stessa data inserita sull’assegno staccato.
A favore di – Deve essere indicato il nome del beneficiario.
Importi – Bisogna indicare l’importo dell’assegno in numeri.
Causale – Può essere indicato il motivo per cui è stato emesso l’assegno. Risulta essere un’informazione utile al correntista per ricordarsi il motivo per cui è stato emesso l’assegno.
Compilare un assegno bancario risulta essere quindi un’operazione piuttosto semplice e veloce.