In questa guida spieghiamo in cosa consiste e come funziona il libretto degli assegni.
All’atto dell’apertura di un conto corrente bancario, o anche successivamente, il cliente ha facoltà, se previsto nelle condizioni contrattuali, di chiedere all’istituto un libretto degli assegni. Si tratta di un carnet, in genere, composto da 10 o 20 assegni, ognuno dei quali è progressivamente numerato e si stacca. La parte che rimane a chi emette l’assegno si chiama matrice, mentre quella che si consegna al beneficiario è definito propriamente assegno bancario.
L’assegno è un titolo di credito, perché assegna al possessore indicato sul documento di ricevere entro la scadenza la somma scritta, sempre sul titolo.
Cosa Sono Libretti degli Assegni
Il libretto degli assegni è di solito fornito dalla banca al cliente richiedente dietro il pagamento di una cifra contenuta, ma sempre che il soggetto sia considerato meritevole di credito. Per esempio, i soggetti protestati non possono ottenere il libretto degli assegni. A dirla tutta, essi non riescono spesso nemmeno ad aprire un conto corrente, essendo loro inibito da parte degli istituti. Parliamo di chi non ha adempiuto a un’obbligazione assunta in passato, come nel caso di mancato rimborso integrale di un prestito, di non pagamento alla scadenza di una cambiale o dell’emissione di un assegno scoperto.
L’assegno si definisce scoperto, quando esso non è interamente coperto all’atto della riscossione del titolo da parte del beneficiario ed entro la scadenza. In queste situazioni, il nominativo del soggetto che ha emesso il titolo, senza avere sul conto corrente collegato una giacenza sufficiente, viene segnalato alla Centrale di Allarme Interbancaria, con la conseguenza che non sarà autorizzato per almeno 6 mesi ad emettere nuovi assegni. La banca potrebbe sollecitare il cliente a riconsegnare il libretto degli assegni che aveva in precedenza chiesto e ottenuto.
Va detto che oggi la pratica del rilascio del libretto degli assegni è meno consueta che nel recente passato, perché sono sorti nel frattempo altri strumenti di pagamento più immediati, come il bonifico online.
Come avrete capito, quindi, il libretto degli assegni viene rilasciato in caso di esistenza presso la banca di un conto corrente intestato al titolare richiedente. Questo non assicura, tuttavia, che gli assegni siano coperti, perché dipenderà dalla somma riportata sul documento da parte del soggetto emittente, in relazione ai fondi residui sul conto collegato. Risulta bene fare attenzione ai giorni di valuta. Spesso accade, infatti, che determinati pagamenti non siano immediatamente scalati dal nostro conto o che determinati versamenti ricevuti siano effettivamente accreditati a distanza di giorni superiori a quelli che magari immaginiamo. Consegue che alla data di emissione dell’assegno, il debitore possa ritenere di avere a disposizione una certa cifra, magari limitandosi a visualizzare il saldo sul conto, mentre quando il beneficiario si presenta per riscuotere il credito non possa essere pagato, perché la banca verifica una giacenza residua inferiore alla somma che dovrebbe erogare al creditore.
In seguito alle norme introdotte nel nostro Paese negli ultimi anni, tutti gli assegni sono rilasciati dalla banca al cliente, tramite il blocchetto, con la clausola di non trasferibilità. Questo significa che il titolo non può essere girato a terzi dal beneficiario, una pratica, che consiste nell’apporre la firma e consegnare ad altri il proprio credito. Questa clausola è stata voluta dal legislatore per contrastare i casi di evasione fiscale e di riciclaggio di denaro. In questo modo, infatti, è sempre immediatamente chiaro chi riscuoterà il titolo e perché.
Tuttavia, per le somme non superiore ai 999 euro, il cliente può chiedere alla propria banca di farsi rilasciare un blocchetto di assegni senza la clausola di non trasferibilità, ovvero girabili”a terzi. In questi casi, però, è richiesto il pagamento di un’imposta di bollo per ogni titolo, indipendentemente dalla somma indicata su ciascuno di esso. Il limite dei mille euro è chiaro, al di sopra di tale cifra è fatto divieto di pagare qualsiasi transazione in contanti, per cui se l’assegno fosse trasferibile anche al di sopra di tale importo, potrebbe essere utilizzato per aggirare il limite all’uso del contante.
Va fatta una doverosa precisazione, non è possibile richiedere all’istituto il rilascio di un blocchetto di assegni circolari. Questi sono titoli di credito sicuri, in quanto la banca addebita sul conto del soggetto emittente già all’atto del rilascio del titolo la somma indicata o, in alternativa, richiede la consegna della somma in contanti da parte dal cliente. Pertanto, l’assegno circolare, a differenza di quello bancario, è sempre coperto e non presenta rischi per il creditore intestatario. Per questo, però, è chiaro che esso viene emesso dalla banca su richiesta del cliente, in quanto la banca dovrà di volta in volta riscuotere immediatamente la somma indicata su di esso, oltre alle dovute commissioni.
Ricordiamo che un assegno bancario può essere riscosso dal creditore entro 8 giorni dalla data di emissione, se il titolo è stato emesso su piazza, ovvero nello stesso Comune in cui sarà scambiato, entro 15 giorni, se è stato emesso fuori piazza, ovvero in un Comune italiano diverso da quello in cui sarà riscosso.
Costo Libretto degli Assegni
I costi che sono previsti da tutte le Banche sono quelli da sostenere per la richiesta e l’invio del libretto.
La consegna del libretto, infatti, avviene tramite e la Banca addebita un costo che solitamente è di circa due euro.
A questo proposito, è importante ricordare che un cliente può decidere anche di richiedere un singolo assegno per un unico pagamento, e anche in questo caso può essere previsto il sostenimento di un costo di emissione.